SALERNO - E’ il tormentone del 2009: le ronde. Pare che dovunque sia proprio questa la soluzione socialmente e politicamente condivisa per fronteggiare l’emergenza criminalità. Gruppi di cittadini organizzati, a volte con tanto di simbolo del Comune stampato sulle pettorine, pronti a scendere in strada per affrontare balordi e delinquenti. Ed è bastata la spinta del decreto sulla sicurezza del ministro Maroni del febbraio scorso perché questo nuovo istituto sociale si diffondesse tra comitati di quartiere e giunte comunali.
RONDE AMBIENTALI - L’ultima viene da Agropoli: spariscono i contenitori per i rifiuti umidi per la raccolta differenziata. Alcuni vengono addirittura dati alle fiamme o distrutti. Allora che si fa? L’assessore all’ambiente Antonio Pepe annuncia «le ronde cittadine ». Tolleranza zero, dunque, affidata non solo al corpo dei vigili urbani ma anche ad alcune associazioni di volontariato che pattuglieranno palmo a palmo il territorio comunale per sorprendere i ladri dei secchi. Sempre in tema di rifiuti, è di qualche mese fa, l’idea partita dal comune di Centola, ma già condivisa da altre amministrazioni, di ingaggiare cittadini in borghese che colgano in flagranza chi getta i sacchetti dell’immondizia lungo le strade. Le ronde per l’ambiente a Palinuro funzionano. Per la gioia delle casse comunali rimpinguate dall’escalation delle multe.
DE LUCA PRECURSORE - Chi, all’indomani del via al pacchetto sicurezza, alza la mano per dire che a Salerno le ronde hanno già una storia è il sindaco Vincenzo De Luca. E indica l’esempio di «impegno civico e non di folklore» dei volontari del Parco del Mercatello, armati di cellulari collegati al comando di polizia municipale. Poco più in là il comitato di quartiere Torrione e l’associazione Onmic presieduta dal mancato consigliere provinciale Vincenzo Siano organizzano corsi di formazione sulla sicurezza. In aula 55 persone per diventare le «sentinelle di quartiere» pronte a perlustrare ogni vicolo salernitano e a fare le dovute segnalazioni alle forze dell’ordine. L’idea piace. Tanto che ci sarebbero anche dei comuni cilentani disposti a firmare una convenzione con le sentinelle salernitane.
RONDE ANCHE CONTRO CHI MARINA LA SCUOLA - La scia della giustizia «privata » a febbraio si è fermata anche ad Eboli dove il segretario del circolo di Azione Sociale Vincenzo Ippolito ha annunciato la formazione di ronde. Così come vuole il decreto Maroni: autorizzate da prefetto e sindaco e munite solo di telefono cellulare. A parte i propositi interventisti di singoli cittadini, è di ottobre scorso l’iniziativa dei caschi bianchi salernitani di istituire un giretto di controllo per beccare gli studenti abituati a marinare la scuola. Vigili urbani in borghese piazzati davanti alle scuole medie e agli istituti superiori pronti a debellare con tanto di clic fotografico il fenomeno dell’evasione scolastica. E siamo ad aprile scorso quando a proporre le «ronde serali»è Vito Luciano della Filt Cgil. Il problema è la stazione ferroviaria, area a rischio, dove di notte gli addetti alle pulizie incrociano balordi spaesati e a volte «nervosi». Luciano ipotizza un accordo con le associazioni di volontariato per dei controlli serali per garantire la sicurezza dei dipendenti e dei viaggiatori. Solo come supporto alla Polfer. Nasceranno anche altrove simili iniziative «popolari»? Forse. Per ora, questa di sicuro sarà l’estate delle ronde.
Stefania Marino
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