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PISCIOTTA: FESTA: TROPPI NO FUTILI E DISCUTIBILI PORTER? LA SOPRINTENDENZA IN TRIBUNALE

Articolo tratto da: "Il Mattino"

Il Comune di Pisciotta contro la Soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici.
E' il sindaco della localit? cilentana, Cesare Festa (nella foto), a preannunciare denunce alla procura della Repubblica di Salerno e Vallo della Lucania e a chiedere ai parlamentari salernitani interrogazioni in merito e addirittura una commissione di inchiesta sugli uffici di via Botteghelle.
Motivo? Trentadue annullamenti di pratiche urbanistiche in corso o in via di preparazione in un solo anno e tutti nel Comune di Pisciotta. Troppi "no" per motivi futili e, a detta di Festa, a volte incomprensibili. S
otto accusa ? il funzionario (?troppo zelante?) Carmelo Mola, in continua contrapposizione con il responsabile dell'Urbanistica del Comune di Pisciotta, architetto Erminio De Bellis, scelto, dice Festa, proprio perch? ex collaboratore della procura e quindi per dare una svolta all'ufficio nel senso della trasparenza e della massima correttezza.
I "no" sono partiti contro tettoie, balconi, ma anche pannelli fotovoltaici, garage, box interrati, tutti quei piccoli lavori, spiega Festa, che normalmente vengono effettuati o anche nei confronti di manufatti condonati in passato. In questi casi, poi, il Comune di Pisciotta ? costretto a restituire i soldi del condono ai proprietari-cittadini.
I casi pi? eclatanti sono il porto col pennello per la messa in sicurezza (lavori ora ripartiti per intervento del Tar) e i lavori di ristrutturazione di una scuola. Ma Festa, accompagnato dall'assessore all'Urbanistica Nanni Marsicano, fa anche i casi contrari: costruzioni per cui la Soprintendenza ha fatto scattare il silenzio-assenso, per esempio un complesso alberghiero a Caprioli, oltre 300 camere a ridosso del bagnasciuga, oppure una lottizzazione poco distante di 24 appartamenti.
Il nocciolo del disaccordo sta nel fatto che, a quanto sostengono Festa e Marsicano, la Soprintendenza, e in particolare il funzionario in questione, travalicherebbero normalmente i limiti della loro competenza: ?L'articolo 146 comma 7 del Codice dei beni culturali e del paesaggio dice che la Soprintendenza esprime un parere di tipo ambientale, mentre da noi esprime anche pareri di carattere urbanistico.
Perci? il Comune viene investito da una raffica di indagini, riportandone notevoli danni d'immagine?. Per?, spiega Festa, laddove il cittadino privato si rivolge al Tar, il tribunale amministrativo puntualmente annulla i provvedimenti della Soprintendenza.
pi.car.
News pubblicata il 07-06-2008, letta 1121 volte
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