Articolo tratto da: "Il Mattino"
Una societ? mista per la gestione della radioterapia stereotassica: sar? composta dall?Asl Salerno 3 e dalla Casa di cura Malzoni per portare l?ospedale di Agropoli a ?polo oncologico di eccellenza?.
? quanto deciso nell?incontro che il direttore generale dell?Asl Salerno 3 Donato Saracino (nella foto), il direttore sanitario Giuseppe Di Fluri e il direttore amministrativo Vincenzo Paesano, hanno avuto presso l?assessorato regionale alla Sanit?.
Intanto nel piano attuativo presentato lo scorso dicembre, era gi? prevista l?apertura di due nuovi reparti: l?Oncologia chirurgica e l?Oncologia medica, proprio per trasformare l?ospedale di Agropoli in uno dei punti di riferimento della sanit? italiana nel campo delle cure contro il cancro.
Altra novit? di rilievo ? la riapertura definitiva della radioterapia tradizionale che ad Agropoli ha funzionato solo per alcuni mesi quando, durante i lavori, fu sospesa all?ospedale S.Leonardo di Salerno.
La radioterapia tradizionale ad Agropoli darebbe l?opportunit? ai pazienti dell?Asl 3 di non i rivolgersi per le cure ad altre aziende sanitarie e contribuirebbe ad abbattere le lunghe liste di attesa. La radiochirurgia stereotassica ? una tecnica eseguita presso il Malzoni Radiosurgery Center di Agropoli dal novembre 2004.
Si tratta di una particolare radioterapia che utilizza l?erogazione di singole dosi di radiazioni su un bersaglio di dimensione limitata evitando l?esposizione dei tessuti circostanti, con ottimi risultati senza intervento chirurgico.
Ad Agropoli, quando in Italia era quasi del tutto sconosciuta, la volle Raffaele Carola, amministratore della clinica, che per caso ne scopr? l?esistenza in Svezia. Purtroppo non ha potuto vedere l?inaugurazione del reparto, affidato allo specialista svedese Henric Blomgren che con il collega Lax ha dato il via a questo tipo di terapia.
pa.de.