Lo scoglio e la torre, e poi il mare. Con santi, corsari e saraceni. San Paolo che vi fa tappa prima di arrivare a Pozzuoli e le parole di San Francesco che fanno guizzare i pesci dal mare. Tutt'intorno il verde, fra gli ultimi lembi rimasti. Proprio qui, nel bel mezzo di quest'incrocio fra storia, fede ed ambiente, ecco sorgere una casa. In fretta, prima lo scavo, le fondazioni e le mura. ?Senza nessuna delle prescritte autorizzazioni?, dicono i pur solitamente laconici vigili urbani locali.
Perch? l'ultimo blitz, nelle vicinanze de luogo dove, nel 1222, San Francesco venne ad incantare gli agropolesi predicando ai pesci ? stato firmato dalla polizia municipale. L'ennesimo abuso edilizio, uno dei pi? clamorosi . Il fabbricato, di circa 150 metri, era stato edificato nei pressi della baia di San Francesco, uno dei luoghi pi? gettonati dai turisti durante il periodo estivo. Il responsabile del manufatto ? un pensionato, D.S., 70 anni. A mettere i sigilli al fabbricato spuntato in poco tempo in uno dei luoghi pi? suggestivi della costa cilentana sono stati i vigili urbani del comune di Agropoli.
La villetta, che sarebbe stata successivamente adibita a civile abitazione era su due piani, uno dei quali interrato. Il sequestro ? di ieri mattina e cerca di mantenere la legalit? in uno dei luoghi pi? gettonati dai turisti durante il periodo estivo. La struttura, su due livelli, era stata realizzata senza le necessarie autorizzazione in un'area di interesse paesaggistico, a pochi chilometri di distanza dai confini del Parco Nazionale del Cilento e
Vallo di Diano. Oltre al sequestro, gli uomini della Polizia Municipale, diretta dal Maggiore Maurizio Crispino, hanno provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania il proprietario dell'immobile, originario di Agropoli.
Nella cittadina cilentana prosegue la lotta fra chi cerca di preservare gli ultimi lembi di natura e di legalit? e chi, con ogni mezzo, non rinuncia a far sorgere case a favore di un turismo di massa "low cost" tanto deprecato quanto praticamente sollecitato.
Oreste Mottola