''L'ho perdonato e ora me lo sposo''. Parola di Lucia, una ragazza romena di 22 anni rimasta vittima, insieme ai genitori, di un brutale pestaggio ad opera del fidanzato italiano. Tutto era accaduto la sera del 6 aprile ad Agropoli, quando Gianni Rosalia, un macellaio di 34 anni del posto, aveva fatto irruzione nella casa della giovane insieme al fratello e ad un cognato.
Armati di bastoni e un coltello, i tre avevano aggredito brutalmente i genitori, trascinando in strada la ragazza per i capelli. All'origine del raid, un litigio nato dalla eccessiva gelosia di lui. Intervenuti sul posto i carabinieri, Gianni Rosalia, il fratello Gabriele e il cognato era finiti in carcere per lesioni aggravate, violazione di domicilio e tentato sequestro di persona. Pochi giorni di cella, e Gianni Rosalia è ora di nuovo libero grazie alla decisione della giovane di perdonarlo, ritirando, insieme ai genitori, la denuncia presentata ai carabinieri. ''Ci amiamo e vogliamo sposarci - spiega Lucia, da tre anni in Italia - Quanto è accaduto quella sera vogliamo dimenticarlo. Tutto è nato dalla gelosia del mio Gianni, ma l'ho perdonato e ora penso solo a costruire un futuro insieme a lui''.
Cameriera con la passione per la danza del ventre, Lucia convive con Gianni da due anni, da quando cioè si sono incontrati per la prima volta ad Agropoli. ''E' stato un colpo di fulmine - aggiunge Gianni - da allora il nostro amore è cresciuto giorno dopo giorno e il prossimo anno vogliamo sposarci. Chiedo scusa, è stato un gesto dettato dal nervosismo, ma resta un gesto ingiustificabile''. ''Se avessi saputo che con la denuncia sarebbe scattato l'arresto del mio Gianni - conclude Lucia - non sarei mai andata dai carabinieri''.
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