Un paese, Marina di Camerota, sotto choc e in cerca di giustizia. Un ragazzo di quindici anni è morto dopo una operazione al ginocchio di routine. La magistratura ha aperto un'inchiesta per capire come si può morire così. Su Facebook è partito il tam tam di amici e conoscenti che chiedono di conoscere la verità
Doveva essere una banale operazione per la ricostruzione di un frammento osseo del ginocchio sinistro, necessaria dopo un incidente stradale subito la scorsa estate. Ed invece martedì scorso un quindicenne ha chiuso per sempre gli occhi, pochi minuti dopo esser uscito dalla sala operatoria dell’ospedale "San Luca" di Vallo della Lucania.
• Poche ore prima giocava, scherzava con amici e familiari che gli stavano accanto nella stanzetta del reparto di ortopedia. Poi dopo l’operazione, che sembrava perfettamente riuscita, è deceduto. «Doveva essere un intervento di assoluta routine - ha spiegato l’a vvocato Marco Colucci che ieri mattina ha presentato un esposto a nome dei familiari ai carabinieri - Era stato programmato da tempo e nulla faceva presagire quanto sarebbe accaduto. Dopo l’o perazione, il ragazzo è regolarmente rientrato in reparto e, quando i familiari sono stati informati del decesso del figlio, intorno alle 21,30, i sanitari dell’ospedale non hanno fornito alcuna spiegazione».
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Intanto, la Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha aperto un’inchiesta. I carabinieri della compagnia vallese, durante la notte, hanno sequestrato le cartelle cliniche nel nosocomio, poi il titolare dell’inchiesta, il sostituto procuratore Francesco Rotondo, ha disposto l’ispezione da parte dei Nas della sala operatoria nella quale è stato effettuato l’intervento. La salma del 15enne è stata sottoposta a sequestro e nelle prossime ore verrá effettuato l’esame autoptico dal medico legale Giovanni Zotti di Salerno. Intanto dall’Asl hanno fatto sapere di «voler collaborare pienamente con la magistratura». Sull’accaduto, il commissario De Angelis ha giá chiesto una dettagliata relazione alla direzione sanitaria dell’ospedale di Vallo.
Il ragazzo, figlio di un serigrafo e di una casalinga molto conosciuti a Marina di Camerota, seguiva da tempo una terapia per la ricostruzione del frammento osseo danneggiato, sottoponendosi tra l’altro anche a sedute in camera iperbarica.
Martedì pomeriggio doveva subire l’ennesima operazione in attesa di affrontare il trapianto che sarebbe stato possibile solo fra due anni, passata l’etá dello sviluppo. Il ragazzo la scorsa estate fu vittima di un terribile incidente stradale. Il 6 settembre, insieme ad un coetaneo, si schiantò con lo scooter contro un muro, a Marina di Camerota. Riportò gravissime ferite ad una gamba e fu sottoposto ad un intervento operatorio di circa cinque ore per ricostruire il ginocchio. Dopo due settimane fu dichiarato fuori pericolo e iniziò la lunga riabilitazione.
di Vincenzo Rubano
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