Revocato il divieto di balneazione in località Pozzillo, a Castellabate, nel Cilento. Dopo l’ordinanza del sindaco della cittadina cilentana, firmata venerdì scorso e con la quale si ordinava il divieto di balneazione per circa un centinaio di metri di litorale a causa della fuorisuscita di liquami da una condotta fognaria, questa mattina il primo cittadino di Castellabate ha revocato il divieto. Le analisi effettuate sui campioni di acqua prelevati subito dopo la rottura della condotta, infatti, mostrano parametri abbondantemente nei limiti di legge. «Le analisi effettuate dal nostro tecnico convenzionato - ha spiegato il sindaco Costabile Maurano - dimostrano che la decisione di vietare la balneazione al Pozzillo è stata presa per eccesso di zelo e in via del tutto precauzionale. I coliformi totali presenti nei campioni prelevati non superano i 60 a fronte del limite di duemila previsti dalla legge. I campioni prelevati dall’Arpac e dall’Asl non potranno che confermare i nostri risultati.». «Qualcuno ha parlato in questi giorni di inquinamento del mare di Castellabate - ha concluso Maurano - Nulla di più falso. La decisione di vietare la balneazione è stata presa esclusivamente a garanzia della salute di turisti e residenti, anche se poi si è rivelata del tutto inutile. È paradossale che quando un sindaco decida di fare le cose alla luce del sole, subito si grida all’imbroglio».
IL FATTO - Alle due di venerdì l’ufficio tecnico comunale allerta il sindaco Maurano. Un tubo della rete fognaria della frazione di San Marco è andato in tilt. In mare finiscono liquami scuri. Il primo cittadino vieta la balneazione e chiama l’Arpac e un tecnico di fiducia, Stefano Percola, per le dovute analisi. L’altro ieri mattina, è intervenuta anche la Capitaneria di Porto per spiegare ai bagnanti i motivi del divieto. Poco dopo, sulla spiaggia di Pizzillo sventolava la bandiera rossa e veniva piantato un palo su cui si installa l’ordinanza sindacale. «È disposto il divieto di balneazione con effetto immediato e sino — si legge — ad esplicito atto di revoca nelle zone di costa in località Pozzillo alla frazione San Marco e come meglio individuate nella planimetria seguente». Si tratta di un tratto di fascia costiera di circa 100 metri. Ieri mattina, intanto, esplode anche un tombino nel centro del paesino turistico. L’ufficio tecnico interviene e ripristina il tutto. Del divieto di balneazione non ce n’è bisogno.
L'INCHIESTA - La Procura di Vallo della Lucania ha apreto un fascicolo. Indiscrezioni rivelano che, in realtà, l’inchiesta è stata avviata già da tempo. E si concentra soprattutto sulla rete fognaria. Una conduttura vecchia di quasi trenta anni «ma che non ha mai dato problemi», dice Maurano, sottoposta più volte, nel corso degli anni, a continui lavori di manutenzione. Gli ultimi, come ammette proprio il primo cittadino, «sono stati sospesi proprio in virtù dell’avvio della stagione estiva e dell’arrivo dei turisti». Se ci sia o meno un collegamento tra i lavori disposti dall’amministrazione comunale e l’inchiesta, potrà stabilirlo solo la Procura di Vallo della Lucania.
<< Precedente | [Tutte le notizie del Cilento] | Successiva >> |
Altre Notizie di Castellabate | Informazioni su Castellabate |
Immagini di Castellabate | Attività commerciali a Castellabate |
Copyright © 2016 - All Rights Reserved - NavigaCilento.it
Creato da WebCo