Sfida all’ultimo voto tra quattro contendenti per la fascia di primo cittadino a Camerota, dopo la fine anticipata dell’amministrazione Troccoli e il commissariamento di un anno. Provengono dalla precedente maggioranza Mattia del Duca, già vicesindaco, Francesco Leo, già assessore all’ambiente e viabilità, e Antonio Romano, già assessore al bilancio e innovazione tecnologica. Domenico Bortone (Pd), è invece consigliere comunale uscente di minoranza (foto in alto in sequenza).
«La nostra è una battaglia per la popolazione – spiega Mattia del Duca, capolista di “La voce del popolo” – Useremo i mezzi del Comune per il Comune, amministrando la macchina comunale come un buon padre di famiglia. Massima trasparenza con la pubblicazione on line delle delibere e presentazione ogni 6 mesi del bilancio provvisorio. Il Comune parte con 10 milioni di debiti ma vanta anche crediti presso molte strutture. Li recupereremo per creare lavoro. Promozione turistica all’estero e inclusione dei borghi interni nei circuiti. E termineremo le incompiute». «La priorità è il rilancio dei lavori pubblici per favorire l’occupazione e un tavolo tecnico con la soprintendenza per individuare sinergie comuni – spiega Francesco Leo, capolista di “Forza Camerota” – Puntiamo sull’associazionismo e sulle scelte condivise: l’obiettivo è un consorzio turistico per dare nuova linfa al settore, ma anche partecipazione popolare, trasparenza e rispetto delle regole. C’è poi il problema della mista del Leone di Caprera.
Vista l’imminenza dell’estate, espleteremo subito il bando, ma poi pensiamo a una società in house per rendere pubblica la gestione di porto e parcheggi». «Il cambiamento parte da un’amministrazione partecipata – dice Antonio Romano, alla guida di “Insieme cambierà” – Creeremo comitati di quartiere che saranno di stimolo e controllo. Già a fine giugno porteremo nelle case i principali atti del Comune, delibere e bandi, con la pubblicazione su internet. Vogliamo il protagonismo di tutti gli attori che concorrono allo sviluppo, cittadini, scuola, parrocchie, imprese e associazioni.
E l’Amministrazione deve rivalutare un’immagine turistica, rovinata dalla cementificazione selvaggia».
«L’esperienza politica precedente è fallita, l’unico segno di discontinuità è rappresentato dalla nostra lista», esordisce Domenico Bortone, alla guida di “Impegno per Camerota”. E illustra le priorità: «Trasparenza e riorganizzazione della macchina comunale, ma anche un forte slancio al sistema turistico.
Ridisegnare la struttura portuale in termini di funzionalità, perché sia l’autostrada di un turismo più ricco e qualificato. E poi riqualificazione dei centri storici e acquisizione del castello di Marina affinché diventi il simbolo di un’identità culturale».
Elisabetta Manganiello
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