Articolo tratto da: "Il Mattino"
Stop al libero accesso dei turisti nella tenuta di Punta Licosa, i residenti protestano contro la decisione dei proprietari. ?Ai visitatori viene impedito di entrare, anche a piedi o in bici, nella tenuta di Punta Licosa ? dicono alcuni abitanti ? Difenderemo un diritto di passaggio acquisto?.
?Voglio fare di Punta Licosa un gioiello ecologico ? spiega dal canto suo il principe Angelo Granito di Belmonte ?L?ingresso pedonale resta consentito a tutti i cittadini di Castellabate, gli altri devono essere autorizzati. Intendo regolamentare gli accessi nella mia propriet?. Come all?Argentario?.
Si tratterebbe quindi solo di una sospensione momentanea dell?ingresso ai turisti, in attesa di una compiuta organizzazione. Ma la diversa gestione delle decine di ettari di pineta, da parte della subentrata propriet?, ha suscitato fermento tra gli abitanti della splendida localit?, la cui economia ? legata soprattutto al soggiorno dei turisti.
I Belmonte sono ritornati in possesso della tenuta dopo che la Corte di appello di Bologna, lo scorso ottobre, ha respinto la richiesta della famiglia Boroli, dell?Istituto geografico De Agostini, di sospendere la sentenza con cui si ordinava la restituzione della propriet? ai Belmonte. ?Non pu? chiudere da un giorno all?altro un passaggio che viene utilizzato da decenni. C?? un diritto di passaggio acquisito?, dice Francesco Pascale che abita qui. ?L?ingresso pedonale ? consentito a tutti i residenti ? replica il principe ? Ma i diritti acquisiti si fanno nei tribunali. Io sono stato in causa per 37 anni?.
?I turisti che frequentano Licosa sono persone perbene, rispettosi della natura e dell?altrui propriet? ? prosegue Pascale ? E poi la strada che attraversa la tenuta l?abbiamo pagata noi residenti, a met? con i Boroli. Senza contare che ci sono 4 chilometri di costa e un attracco realizzato con soldi pubblici. Non si mettono reti ai varchi che scendono a mare?. ?Non posso consentire che 300 auto transitino nella tenuta, come ? avvenuto finora ? replica Belmonte ? N? che arrivino in una sola volta 3 pullman con 300 persone, come l?altro giorno.
Voglio fare di questa propriet? un?isola ecologica fruibile e organizzata. Le recinzioni? Non si intende bloccare l?accesso, ma tutelare le colture e la sicurezza dell?azienda agricola?. ?Abbiamo chiesto un incontro - dicono i residenti - che ci ? stato negato?. ?Non ho problemi a incontrare i residenti ? dice il principe ? Chiedo solo rispetto per la mia propriet??.
Elisabetta Manganiello
13/05/2008
Angelo Granito di Belmonte precisa: ?Non ho mai impedito l'accesso alla spiaggia di Punta Licosa, anche perch? non avrei il potere di farlo quando avvenisse nel rispetto dei miei diritti e delle leggi e dei regolamenti marittimi. Ho protetto con una rete metallica di qualche metro lineare l'accesso ad una deliziosa pineta trasformata in alcuni giorni in indecoroso bivacco di abusivi. Sul posto esisteva gi? un cartello collocato forse per disposizione del precedente custode di quei terreni che vietava l'ingresso ad estranei ed avvertiva che era "propriet? privata". Quella pinetina si affaccia sul mare con rocce a strapiombo e non contiene quella spiaggia fotografata nella prima pagina del Mattino di sabato 3 maggio. Essendo peraltro proprietario della strada che conduce nella tenuta di Punta Licosa, ho piena facolt? di escluderne l'uso della stessa a chiunque non abbia un diritto proprio, e per cura e tutela ambientale di un bene di interesse nazionale. Serve infine ricordare che l?accesso ? sempre stato interdetto agli estranei con un cancello e sorvegliato con un guardiano?.