Articolo tratto da: "Il Mattino"
L?intercapedine di un muro ai bordi di una strada: ? qui che gli uomini della guardia di finanza di Agropoli hanno rinvenuto, nella giornata di ieri, tre chili di hashish, divisi in panetti. E? l?ennesima puntata dell?operazione ?Doppio Scacco? che lo scorso 18 febbraio ha portato all?esecuzione di sedici misure cautelari disposte dalla Procura della Repubblica di Vallo della Lucania.
Le indagini, coordinate dal procuratore capo Alfredo Greco, hanno portato a sgominare due diverse bande concorrenti nello spaccio di sostanze stupefacenti tra Agropoli e Capaccio. E che non tutto sarebbe finito con i quindici arresti lo si capi? quando fu proprio il procuratore della Repubblica Alfredo Greco a rilanciare l?attenzione con la previsione di nuovi sviluppi. Che in questi ultimi giorni si stanno concretizzando con nuovi ritrovamenti di droga oltre che della centrale di Ogliastro Mrina. Nella giornata di ieri i finanzieri di Agropoli, con a capo il capitano Salvatore Perrotta e sotto la supervisione del colonnello provinciale Angelo Matassa, hanno scoperto che uno dei depositi della droga era un muro che costeggia una stradina adiacente il lungomare San Marco.
Come le fiamme gialle siano arrivate a questo nascondiglio e chi degli spacciatori individuati nell?ambito dell?operazione lo utilizzasse ? un aspetto dell?indagine che gli inquirenti mantengono ancora riservato. Gi? una decina di giorni dopo gli arresti, infatti, le fiamme gialle risalirono al ?laboratorio? utilizzato da Alessandro Romano, il ventitreenne a capo di uno dei due gruppi, situato a Ogliastro Marina. In una casa di vacanza, nella frazione costiera di Castellabate, tanto popolata d?estate quanto deserta nei mesi invernali, il giovane aveva organizzato tutto il necessario per lavorare la cocaina e preparare le dosi. Chiuse in una stanza, le piantine di marjiuana venivano curate con tanto di luce artificiale, prodotti per l?agricoltura, lampade per riscaldare e impianti per l?irrigazione. Qui probabilmente sarebbero stati portati e preparati gli 815 grammi di cocaina rinvenuti proprio la mattina del 18 in casa di Filomena Lembo, la compagna di Alessandro Romano. Agli arresti, lo scorso 18 febbraio, finirono oltre ad Alessandro Romano e Filomena Lembo, anche Luigi Ciao, 38 anni, capo della banda rivale a quella di Romano, Francesco Boccino, 52 anni, Luca Esposito, 24 anni, Carmine Comite, 34 anni, tutti di Agropoli, i fornitori di Ciao, Carmela Migliono, 47 anni, residente a Torino e Salvatore Gallo, di 56 anni, residente a Torre Annunziata. Ai domiciliari sono invece andati Gennaro Gallo, 36 anni, e Ciro Gallotti, 41 anni, entrambi di Agropoli. Obbligo di dimora per Pasquale Volpe, 29 anni, Salvatore Avella, 40 anni, Giuseppe Mastrogiovanni, 38 anni, e Angelo Comite, 27 anni, sempre di Agropoli. Obbligo di dimora, infine, per Pietro Lembo, 22 anni, di Capaccio, e Luigi Rizzo, 23 anni, di Agropoli.
Paola Desiderio