La chiesa è edificata sull’area dove un tempo sorgeva un antico tempio romano così come la Sovrintendenza ai beni Archeologici ha riscontrato a seguito di uno scavo eseguito nel 1955.
La chiesa, costruita sul finire del periodo longobardo (intorno all’anno Mille) è una delle più antiche del Paese. Originariamente era molto più estesa di quanto lo è attualmente ed, infatti, faceva parte di un complesso monastico comprendente anche un ospedale.
Durante il periodo normanno la chiesa visse il suo periodo d’oro, qui, infatti, trovavano sepoltura i Signori normanni di Polla e qui venivano conservati i loro ritratti. La zona presbiteriale consta di tre absidi: in quella centrale, in due registri ai lati dell’altare, vi è affrescato un bellissimo ciclo della Passione (del sec. XII-XIII) che si compone dell’Ultima Cena, della Lavanda dei piedi, della Flagellazione e della Cattura di Cristo.
Il ciclo doveva, presumibilmente, concludersi con la Crocifissione nella zona centrale, seguiva la Resurrezione, simboleggiata dall’altare secondo la consueta iconografia medievale.
Di particolare importanza è una grande sinopia(disegno preparatorio di un affresco fatto da una terra rossa proveniente dalla città di Sinope, sul mar Rosso) posta nell’abside sinistro, costituente uno dei rari esempi in Italia meridionale di sinopia, raffigurante la Madonna in trono con Bambino; l’abside di destra presenta dei drappeggi decorati con motivi geometrici.
I lavori di restauro iniziati dopo il sisma dell’80 e terminati nel ’93 hanno riportato la chiesa in ottimo stato di conservazione.
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